giovedì 6 marzo 2008

I programmi: PD vs PDL (parte 1)

Con l’avvicinarsi delle elezioni politiche abbiamo pensato di mettere uno di fronte l’altro i programmi delle due maggiori coalizioni in lotta tra loro: il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà, PD e PDL, due sigle fastidiosamente simili tanto che a parlarne sembra di fare uno scioglilingua.
Un confronto tra i programmi elettorali è quanto mai semplice e veloce, basta recarsi sui rispettivi siti ufficiali, www.partitodemocratico.it e www.ilpopolodellaliberta.it, e scaricare la presentazione in formato PDF.
Il volume dei due programmi è pressoché simile: una trentina di pagine in cui ogni coalizione ha espresso il meglio tra ciò che è riuscita a ideare, nella forma migliore e più accattivante.
Cominciamo allora con il dire qualcosa su questo.
La forma.
Il taglio è quello ormai classico della presentazione congressuale: colore “aziendale”, verde per il Partito Democratico con il faccione sorridente di Veltroni in alto a destra, blu per il Popolo delle Libertà con il simbolo in computer graphic e prospettiva intrigante.
Il faccione di Veltroni rimane per tutta la presentazione in alto a destra guardando l’elettore con il sorriso rassicurante e un po’ divertito di chi se la spassa; nessun sorriso invece per Berlusconi, strano questo cedimento del suo protagonismo, e il simbolo con il suo nome capeggia in alto a sinistra.
Gli slogan.
Il PD sceglie: “Adesso una Italia nuova.Si può fare.”. Propositivo e ottimista.
I PDL si butta su: “Sette missioni per il futuro del Paese messo in ginocchio dalla Sinistra”. Battagliero e drammatico, terminologia bellica, il popolo delle libertà ha delle missioni e un nemico: per vincere bisogna avere un nemico da battere, questo vale in ogni campo!
I punti.
Sfogliamo la prima pagina e leggiamo la lista dei macro-punti programmatici.
Il PDL si affida sempre ad una tattica aggressiva e sprona a lettere cubitali: “RIALZATI, ITALIA! SETTE MISSIONI PER IL FUTURO DEL PAESE”.
Eccole:
Prima missione: rilanciare lo sviluppo
Seconda missione: sostenere la famiglia
Terza missione: più sicurezza, più giustizia
Quarta missione: i servizi ai cittadini
Quinta missione: il Sud
Sesta missione: il federalismo
Settima missione: un piano straordinario di finanza pubblica

Il PD, più che impavido guerriero, è laborioso operaio e dichiara: “IL PROGETTO DEL PD PER L’ITALIA SI BASERÀ SU 10 PILASTRI”
Eccoli:
1) Sicurezza, prima di tutto;
2) Sviluppo “inclusivo”;
3) Concorrenza e merito;
4) Welfare universalistico;
5) Educazione come ascensore sociale;
6) Spendere meglio e meno;
7) Pagare meno, pagare tutti;
8) Diritto dell’economia che liberi l’energie vitali;
9) Sostenibilità e qualità ambientale;
10) Stato forte e sussidiarietà.

Già da una lettura veloce dei pilastri e delle missioni possiamo intuire su cosa vogliono porre maggiore attenzione le due forze politiche: il PDL mette in primo piano il rilancio dello sviluppo, mentre il PD costruisce il primo pilastro sulla sicurezza.
Questo elemento basta di per se a stilizzare non poco le posizioni destra-sinistra a cui si richiamano i due schieramenti e che verranno approfondite e confermate nelle pagine seguenti.

continua...



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