Da Replubblica.it
Anche chi ha solo il pc deve pagare. Esplode la protesta
Il Garante del contribuente: toni minatori nelle lettere di sollecito
"Canone tv anche per i computer"
consumatori in rivolta contro la Rai
Da questa notizia si evince che la dirigenza Rai, in stretta collaborazione con il Governo, lavora alacremente!
Ma che vivono entrambi fuori dal mondo e dal tempo.
"[...] "Non si capisce con quale criterio il Sat invii queste lettere - afferma Silvio Pieri, il presidente dell'ufficio del Garante del contribuente del Piemonte, competente per territorio - ma è sicuro che hanno dei toni decisamente minatori. Si paventano blocchi amministrativi delle auto o pignoramenti senza che la legge lo preveda. Per questo stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto in procura per abuso d'ufficio" "
O la borsa o la vita, insomma...
"[...] La questione, in effetti, è di dubbia interpretazione e soprattutto è regolamentata da un regio decreto del 1938, quando addirittura c'era soltanto la radio, che poco si adatta alle evoluzioni della tecnologia che da allora ci sono state. Secondo la norma deve pagare chiunque detenga un "apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni" "
...1938... radioaudizioni!!
L'Italia è sempre all'avanguardia, come potrebbe essere altrimenti con una classe dirigente giovane e arzilla che si ritrova?
"[...]A norma di legge per rescindere un contratto tv basta mandare una raccomandata, ma il Sat poi continua a tempestare di lettere chiedendo la compilazione di moduli. Inoltre quando si chiude un abbonamento si paga ancora una tassa di suggellamento che sarà pure di pochi euro, ma non c'è più nessuno che venga a impacchettare il televisore che non si usa più"
Ah, il buon vecchio metodo del sacco di iuta sigillato!
""Credo sia opportuna una modifica della legge - conclude il Garante del Piemonte - una proposta potrebbe essere quella di una tassa sull'acquisto di un televisore in cambio dell'abolizione del canone. In effetti l'origine stessa del canone viene meno, visto che un tempo doveva servire per garantire il servizio pubblico anche nelle zone in cui non rendeva trasmettere, mentre ora con il satellite si arriva ovunque senza problemi" "
Io ho un'idea migliore da proporre al legislatore per la prossima finanziaria: inglobare il canone nell'IRPEF con la presunzione che chiunque possiede un personal computer o un televisore. Il problema sarebbe risolto.
Visualizzazione post con etichetta Televisione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Televisione. Mostra tutti i post
lunedì 25 febbraio 2008
Canone tv anche per i computer
Etichette:
Comunicazione,
Televisione
venerdì 22 febbraio 2008
Stacchiamo l'antenna
Da più di un anno ho staccato l'antenna al televisore. Nel senso fisico intendo.
Il problema non è l'apparecchio in sé ma la televisione, quello che vi è trasmesso, così ho lasciato la spina attaccata alla corrente: uso l'elettrodomestico come strumento per guardare quello che io decido di trasmetterci.
Il problema non è l'apparecchio in sé ma la televisione, quello che vi è trasmesso, così ho lasciato la spina attaccata alla corrente: uso l'elettrodomestico come strumento per guardare quello che io decido di trasmetterci.

L'intrattenimento e la religione sono stati da sempre il mezzo preferito, nonché più efficace, del potere per sedare, imbonire e plagiare il popolo. Difficilmente ci accorgiamo di quanto, quello che consideriamo solo una distrazione dalla quotidianità, condizioni ciò che conosciamo e di cui parliamo. In generale: come investiamo il nostro tempo.
Perdiamo ore a seguire dibattiti senza senso, pettegolezzi, giochi, sport, pubblicità; spendiamo soldi per sistemi satellitari che ci permettano di scegliere tra ulteriori migliaia di facezie; poi ci ripuliamo la coscienza lasciandoci informare delle cose che qualcun altro decide che dobbiamo sapere. Quando ci svegliamo, e se ci svegliamo, ci troviamo con un pugno di mosche in mano, ci accorgiamo di aver perso tempo che poteva essere investito in modo migliore, anche solo rilassandoci in un miglior modo.
Oggi abbiamo la possibilità e la tecnologia di essere i registi di noi stessi, con un cavo possiamo attaccare il computer al televisore e scegliere, tra tutti i contenuti disponibili liberamente su internet, cosa guardare dal nostro divano. Ormai anche ciò che è trasmesso in televisione è reperibile, entro poche ore, on line senza pubblicità e dandoci la possibilità di poter scegliere.
Stiamo vivendo un momento storico molto importante a livello mondiale: il potere economico sta sempre più rapidamente abbandonando l'asse USA-Europa per spostarsi nell'oriente fino a ieri arretrato (Cina e India in primis); a livello nazionale si sta vivendo quella che sembra essere l'anticamera di drammatici sviluppi.
In questo scenario è sempre più importante essere informati nel modo corretto, decodificare il mondo per capire come funziona e dove sta andando.
I mezzi ci sono, occorre solo vincere la pigrizia.
Etichette:
Informazione,
Televisione
Iscriviti a:
Post (Atom)