giovedì 28 agosto 2008

Revisionismo Siciliano

In Sicilia sta succedendo qualcosa. Sembra che da parte di alcune dirigenze si voglia generare una sorta di movimento al revisionismo storico che non so bene dove voglia condurre.
Sarà dovuto solo all'ignoranza e povertà morale delle amministrazioni?
A Capo d'Orlando il sindaco decide di cambiare il nome alla vecchia piazza Giuseppe Garibaldi perché scopre che costui era solo “un feroce assassino al servizio di massoneria e servizi inglesi“, e dopo aver abbattuto personalmente a martellate la vecchia targa commemorativa, la sostituisce con quelle ben più significativa in evocazione al 4 Luglio, in ricordo di una oscura battaglia del 1299 nel mare orlandino.
Il sindaco si è già reso protagonista di tante iniziative per promuovere la propria città, mettendo al servizio dei cittadini la propria immensa cultura, come per esempio avviare ricerche anagrafiche sull'origine orlandina dell'attrice australiana Megan Gale, oppure intitolare il nuovo lungomare a Ligabue (il cantante si intende!).
E ora Comiso, dove l'aeroporto dedicato a Pio la Torre, parlamentare del Partito Comunista ucciso dalla mafia nel 1982, viene rinominato in "Vincenzo Magliocco", generale dell'aeronautica Vincenzo Magliocco, caduto durante la guerra fascista di Etiopia nel 1936.
Il neo sindaco di Alleanza Nazionale Giuseppe Alfano si giustifica: "riteniamo più giusto conservare una denominazione che fa parte da più di mezzo secolo della memoria collettiva della città".
Memoria collettiva fascista che cancella la memoria nazionale anti-mafia.
In Sicilia.
Cosa sta succedendo?

venerdì 22 agosto 2008

Un'estate serena con la regione Lombardia

di Mrs B.

In comune mi sono imbattuta in un piccolo opuscolo informativo promulgato dalla Regione Lombardia. Il titolo fa subito pensare ad una serie d’informazioni riassuntive sul cosa fare in caso d’afa e malori. La prima impressione è confermata aprendolo e se ne possono trarre delle curiose e alquanto interessanti conclusioni che, sono certa, non saranno sfuggite all’attento esame di chi ha avuto il compito di approvarlo e farlo diffondere.
Nella breve introduzione si avverte il lettore che trattasi di “… uno strumento utile a combattere il caldo estivo. Una serie di consigli pratici per affrontare questa emergenza e i rischi che ne derivano…” poi si specificano le categorie a rischio e più in basso si tiene a sottolineare che il caldo è un pericolo “quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi”. Percui se siete in casa e il vostro termometro ne segna quaranta di gradi non dovete preoccuparvi.
Le informazioni che seguono sono suddivise per possibili disturbi causati dalla calura, ognuno dei quali è scrupolosamente seguito da una serie di “Cosa fare” e “Cosa non fare”. Scorro con attenzione i sintomi di un edema da calore, segue un titolo verde “Cosa fare” con relative istruzioni e a piè pagina leggo, bellamente scritti in rosso titolo ed elenco delle azioni sconsigliate, “Cosa NON fare: NON bere alcolici”. Ora, vero è che trattasi di un elenco, ma il susseguirsi di due negazioni produce notoriamente un’affermazione, sicché deduco che chi scrive invita i lettori a proteggersi dagli edemi da calore ingurgitando una quantità a piacimento di alcolici vari.
Anche il colpo di sole è un pericoloso nemico, percui si chiede ai soccorritori di domandare assistenza medica. Si suggerisce poi di somministrare “acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali” e questo nell’ovvio caso in cui essi abbiano a portata di mano solo l’acqua deionizzata per la stiratura o l’acqua piovana raccolta per il loro bonsai. Segue ancora l’elenco dei “Cosa NON fare” e dei suoi NON “… NON somministrare alcuna bevanda se c’è perdita di coscienza”. Da quest’ultima affermazione traggo che non bisogna evitare di bere sia mentre si è incoscienti sia dopo.
Per il colpo di calore si suggerisce ugualmente di chiedere assistenza medica e s’invita il soccorritore a “Portare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso)” da cui desumo ch’egli, dopo aver attentamente esaminato allo specchio il proprio viso, potrà scegliere: se pallido condurrà la persona al fresco stando con le gambe sollevate rispetto al corpo e se rosso lo farà restando semiseduto, oppure se pallido porterà la vittima al fresco tenendola con le gambe sollevate rispetto al corpo e se rosso la trasporterà semiseduta. Inoltre, per la vostra salute, chicchessia vi dovrà “Liberare […] dagli indumenti”.
Dopo i crampi muscolari e il collasso da calore seguono una serie di suggerimenti per la dieta stagionale, le “10 regole d’oro per affrontare il caldo estivo” e due numeri verdi per le emergenze.

Noi si ringrazia la Regione Lombardia per la sua cura della salute pubblica.