Parlare di tutte le cose poco chiare nella struttura e organizzazione della S.I.A.E., richiederebbe moltissimo spazio e pazienza, inoltre sono quasi mosso a compassione perché mi sembra di sparare sulla Croce Rossa.
Per tali argomenti vi rimando all’ottima inchiesta del programma Report, la cui puntata è reperibile sul sito ufficiale.
Il dettaglio su cui volevo concentrare l’attenzione è uno di quelli che contraddistinguono la modernità tipicamente italiana di questo organo (privato), il cui compito è quello di monetizzare e distribuire del diritto d’autore.
In particolare, ogni semestre viene recapitato agli iscritti la documentazione contabile relativa alla liquidazione del semestre corrispondente dell’anno precedente.
Per ogni rendiconto (sezione musica) vengono recapitati un minimo di 20 fogli, stampati su un’unica facciata: uno spreco che risulta ancora più inutile se si pensa che buona parte di questi fogli contengono sempre le stesse informazioni ad ogni spedizione.
Inoltre nel caso di autori professionisti la piccola risma di fogli diventa facilmente un piccolo tomo.
Sfogliamo: la prima pagina è la presentazione dalla quale si evince che tra la data di spedizione e quella di ricezione è passato poco meno di un mese (complimenti!), poi abbiamo 12 pagine di Foglio Avvertenze della Ripartizione con vari schemi di ripartizione per ogni stato mondiale, documentazione sulle modalità, le denominazioni delle emittenti radiofoniche private nazionali e delle emittenti televisive; avvertenze sulle modalità di lettura del rendiconto, sugli obblighi fiscali e le modalità di pagamento dei diritti.
Ci sono poi almeno 7 pagine, se proprio hai realizzato poco o niente, con il rendiconto vero e proprio in cui vengono riportati nel dettaglio tutte le cifre riscosse per ogni opera.
Ora, non sarebbe più pratico ed ecologico produrre tutte queste informazioni on line e spedire al domicilio solo un paio di fogli con la situazione riassuntiva e l’invito a consultare il dettaglio nell’apposita area del sito internet?
martedì 26 febbraio 2008
Uno spreco della SIAE
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